“Ecco i sette peccati capitali che frenano l’Italia”
Al Forum Monzani di Modena Carlo Cottarelli ospite di BPER Banca e Arca Fondi SGR
Evasione fiscale, corruzione, eccesso di burocrazia, lentezza della giustizia, crollo demografico, divario tra nord e sud, difficoltà a convivere con l'euro. Sono questi "I sette peccati capitali dell'economia italiana" (Feltrinelli), il motivo per cui nel nostro Paese la crisi sembra non finire mai: parola di Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review, che li individua e analizza nel suo ultimo libro. Di questo si è parlato ieri sera in un BPER Forum Monzani gremito da oltre mille persone, per la presentazione di un libro molto interessante per chi vuole capire meglio la situazione italiana.
“L’economia italiana è cresciuta poco negli ultimi vent’anni – spiega Cottarelli - Ha accelerato un po’ nel 2017, ma hanno accelerato anche tutti gli altri paesi. Se fosse una corsa ciclistica, sarebbe come rallegrarsi di andare più veloci senza accorgersi di avere iniziato un tratto in discesa. In realtà, anche in discesa il distacco dal gruppo sta aumentando”. Perché l’economia italiana non riesce a recuperare? Secondo l’autore esistono alcuni ostacoli molto ingombranti e sono i sette “peccati” già citati. Quali sono le loro cause? Davvero commettiamo più errori degli altri paesi? Ma, soprattutto, ci sono segnali di miglioramento e speranza per il futuro?
Dopo un’esperienza decennale da dirigente del Fondo monetario internazionale, Cottarelli torna in Italia e risponde a queste domande con un linguaggio semplice ma rigoroso. Dimostra che se i segnali positivi sono ancora parziali e moltissimo resta da fare, la precarietà che impedisce la nostra ripresa non è legata a un destino che siamo costretti a subire. Un saggio necessario che guarda al futuro con realismo, ma anche con una consapevole fiducia: correggere i nostri errori e smettere di peccare è ancora possibile.