APPROFONDIMENTI

"L'economia è in crescita, ma troppo lentamente"

A un incontro organizzato da BPER Banca e Cefin sono state analizzate le considerazioni finali del Governatore di Bankitalia

Le Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia, lette da Ignazio Visco a Roma il 29 maggio scorso, sono state discusse mercoledì 6 giugno presso l’Aula Magna ovest del Dipartimento di Economia Marco Biagi a Modena nel tradizionale incontro promosso dal Cefin - Centro Studi di Banca e Finanza di Unimore e da BPER Banca. 

La novità di quest’anno è che i relatori Banca d’Italia sono stati due: per il contesto internazionale, Giuseppe Parigi, Responsabile del Servizio Economia e relazioni internazionali; per il sistema bancario, Ciro Vacca, Responsabile del Servizio Supervisione bancaria 1. 

La relazione è stata preceduta dai saluti di Giovanni Solinas, Direttore del Dipartimento di Economia Marco Biagi e di Fabrizio Togni, Direttore Generale di BPER Banca.

Togni ha dichiarato: “La Relazione è stata importante soprattutto in considerazione del particolare momento in cui questa è avvenuta. I contenuti sono confortanti anche per il sistema bancario e ci fanno essere ottimisti per il futuro. Auspichiamo che dopo le recenti turbolenze il settore finanziario possa trovare un suo assetto stabile a beneficio di tutta l’economia. Con questo appuntamento BPER Banca ha voluto ribadire il suo impegno perché i temi dell’educazione finanziaria siano diffusi e conosciuti tra studenti e cittadini”. “Sottolineo inoltre – ha concluso Togni - che dalle considerazioni finali del Governatore è emerso più volte il concetto di fiducia, con particolare riferimento ai mercati e agli investitori. Si tratta di un bene prezioso, che il nostro sistema Paese non può permettersi di disperdere”.

Parigi nel corso del suo intervento ha affermato che “ci troviamo globalmente in un ciclo economico favorevole, che abbraccia tanti Paesi occidentali e emergenti extraeuropei, compresi quelli dell’area euro di cui fa parte anche l’Italia, che cresce più delle attese di inizio anno. Alcuni scenari internazionali nel medio e lungo periodo suggeriscono tuttavia prudenza e attenzione, in riferimento per esempio ad alcuni conflitti commerciali e geopolitici, che aumentano l’incertezza su determinati meccanismi di scambio”.