I capolavori dell'arte francese in mostra a Padova
Ospitate nelle sale di Palazzo Zabarella oltre 70 opere di grandi artisti d'Oltralpe
Palazzo Zabarella si trova nel pieno del centro storico di Padova, risale al periodo tra la fine del XII secolo e l'avvio del XIII e oggi costituisce una prestigiosa realtà culturale che da oltre vent'anni si propone di progettare, ospitare e promuovere mostre d'arte di spessore internazionale.
Fino al 1° marzo 2020 i visitatori possono ammirare l'esposizione "Van Gogh, Monet, Degas - The Mellon Collection", sostenuta tra gli altri da BPER Banca. Le sale di Palazzo Zabarella ospitano, in esclusiva per l'Italia, oltre 70 capolavori di Degas, Delacroix, Monet, Picasso, Van Gogh e di altri artisti famosi.
Si tratta di una vera e propria celebrazione dei coniugi Paul e "Bunny" Lambert Mellon, due tra i più importanti e raffinati mecenati del Novecento. La mostra, curata da Colleen Yarger, presenta infatti una preziosa selezione di opere provenienti dalla Mellon Collection of French Art dal Virginia Museum of Arts, il cui arco cronologico va dalla metà dell'Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, compreso tra il Romanticismo e il Cubismo, attraversando la stagione dell'Impressionismo.
La mostra si apre con Mounted Jockey (Fantino a cavallo) di Théodore Géricault e Young Woman Watering a Shrub (Giovane donna che annaffia un arbusto) di Berthe Morisot, due opere che in buona sostanza definiscono la genesi stessa della raccolta dei coniugi Mellon: da un lato Paul, amante dei cavalli, dall'altro la passione della moglie Bunny per i fiori e le piante. Il percorso espositivo prosegue con alcuni esempi di arte francese a soggetto equestre, tra cui i magnifici ritratti di cavalli di Delacroix e Géricault, nonché le scene di competizioni ippiche di Degas, del quale viene esposta anche una serie di quattro sculture; si prosegue quindi con i quadri di natura morta: fiori dipinti dai maestri Sisley, Van Gogh, Fantin-Latour e Redon, a testimonianza della grande passione che Bunny coltivò per il giardinaggio e l’orticultura.
La rassegna prosegue analizzando i quadri di figura umana e di ritratto. Qui s'incontrano i dipinti di Courbet, Degas, Monet, Renoir e Cézanne, in cui le persone sono colte in luoghi familiari (case, giardini, contesti sociali). Andando avanti si giunge di fronte al "tema dell'acqua". Ecco allora il quadro A Man Docking His Skiff (uomo che attracca la canoa) di Gustave Caillebotte, in cui l'artista rivela la sua grande capacità di cogliere le macchie di luce e ombra, senza dimenticare i dipinti di Boudin, Manet e Morisot, che ritraggono la vita sulle spiagge d'inizio secolo scorso.
Una delle passioni di Bunny Mellon fu anche quella di arredatrice. Conosciuta come esempio di buon gusto, lei stessa arredò le sue case con rigore e squisita raffinatezza, accogliendo ospiti come Elisabetta II d'Inghilterra, il Principe del Galles o l'amica Jacqueline Kennedy che la volle come propria consigliera per arredare le sue abitazioni. A Palazzo Zabarella non potevano poi mancare opere del calibro di Vallotton, Matisse, Gauguin e Dufy con le loro affascinanti vedute d'interno. Tra queste, spicca The Chinese Chest of Drawers (La cassettiera cinese), capolavoro di natura morta cubista del grande Picasso, che rappresenta la volontà delle "avanguardie" di abbattere concetti e confini stilistici in cerca di nuove espressioni.
Il percorso di Palazzo Zabarella prosegue nella campagna francese dove si può ammirare l'opera Field of Poppies, Giverny (Campo di papaveri, Giverny) di Claude Monet, caratterizzata da una larga banda di colore rosso che divide lo sfondo dal primo piano, ma anche dipinti di piccole dimensioni (Seurat, Van Dongen, Van Gogh), che trasformano il paesaggio rurale in pura energia e luce.
Si approda infine alla raffinata selezione di opere impressioniste: due paesaggi di Monet, un ritratto di Renoir e una delle famose ballerine di Degas. La mostra di Palazzo Zabarella offre insomma un viaggio tra colori ed emozioni, un'occasione unica e imperdibile per gli occhi e l'anima. Basta fare un giro a Padova e il gioco è fatto!