EDITORIALE

La cultura motore di sviluppo

di Eugenio Tangerini

C’è spazio oggi per una “responsabilità culturale” nella strategia di sostenibilità delle imprese in generale e di quelle finanziarie in particolare? In altre parole, la cultura nelle sue varie forme può essere considerata un possibile motore di sviluppo economico in questa età dell’incertezza? 
Un tentativo di risposta, ancora parziale ma con una direzione di marcia precisa, è contenuto in molte delle pagine del magazine Per Voi di agosto. E ruota intorno a una definizione suggestiva – “La banca che sa leggere” – coniata per BPER proprio da un addetto ai lavori dell’industria culturale.
Sembra uno slogan, ma vuole essere molto di più. Saper leggere significa, prima di tutto, cercare di comprendere e far crescere la realtà economica e sociale. Ma vuole anche dire coltivare un interesse specifico per la promozione della lettura – quasi una materia prima cui non si può rinunciare, usando il linguaggio dell’economia – e per il sostegno delle attività culturali in vari
ambiti, con un’attenzione particolare all'universo giovanile. 

Tutto questo attiene al concetto di valore, da creare e redistribuire ai portatori di interesse con cui la banca si rapporta, in una prospettiva di responsabiltà sociale d’impresa. O meglio, di corporate cultural responsibility, come si diceva, guardando al nuovo orizzonte di chi già investe in cultura e intende valorizzare ulteriormente il proprio impegno.

Ecco, allora, che trovano una precisa cornice di riferimento attività come gli “Incontri con l’autore” per la presentazione di libri al BPER Forum Monzani di Modena – in dieci anni quasi duecento eventi pubblici con la presenza di oltre 135 mila persone – e la partnership, via via rafforzata nei contenuti, con il Premio letterario nazionale “Strega”, di cui raccontiamo in questo numero del magazine.

Ma non basta: altri servizi danno conto del sostegno a festival ed eventi in varie parti d’Italia, spaziando dalla filosofia alla musica, dal cinema per ragazzi ai temi sociali. Si parla anche di una nostra iniziativa specifica, la realizzazione di un volume divertente dedicato ai più piccoli, in cui l’educazione al risparmio diventa gioco.
L’elenco potrebbe continuare a lungo, ma forse questi accenni bastano a dare il senso di una scelta convinta e non episodica. Valentino Bompiani, storico editore, era solito dire “Un uomo che legge ne vale due”. Non c’è aforisma migliore, crediamo, per una banca che crede nell'importanza della cultura.