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Bilanci d'Acciaio 2021, consegnati i riconoscimenti dell'ottava edizione

Al BPER Banca Forum Monzani di Modena premiate le cinque aziende della filiera siderurgica italiana che si sono distinte per i migliori tassi di crescita e redditività

In occasione di Bilanci d’Acciaio, siderweb per l’ottavo anno ha premiato le aziende della filiera siderurgica che si sono distinte per i migliori tassi di crescita e redditività.

La giuria, presieduta da Claudio Teodori, professore ordinario dell’Università degli Studi di Brescia, e composta da Gianfranco Tosini e Stefano Ferrari dell’Ufficio Studi siderweb, ha preso in considerazione le aziende inserite nello studio Bilanci d’Acciaio 2021, raggruppandole in cinque categorie: produzione di acciaio (semiprodotti, acciai inossidabili, acciai comuni e legati); prima trasformazione (fabbricazione di tubi, laminazione di semiprodotti); distribuzione; centri servizio; commercio di rottame e ferroleghe.
Sponsor unico delle premiazioni è Coface, società leader a livello mondiale nell’assicurazione del credito. Bilanci d’Acciaio 2021 è stato ospitato al BPER Banca Forum Monzani di Modena, sponsorizzato da BPER Banca, Coface e Regesta.

Ecco i 5 vincitori dell’ottava edizione di Bilancio d’Acciaio: 

Prima trasformazione - Tubisteel srl (Vi)
TubiSteel produce un’ampia gamma di tubi saldati nei diversi tipi di acciaio inox della serie 300 austenitici, duplex, super duplex, titanio e tutte le leghe del nichel. Tutti i tubi sono formati e saldati longitudinalmente con processo di saldatura Tig, Arco Plasma e Arco Sommerso. Ha sede a Schio, in provincia di Vicenza. Nel 2018 ha festeggiato il trentesimo anno dalla fondazione e ha vinto il premio Bilancio d’Acciaio nel 2017 e nel 2020. 

Commercio di rottame e ferroleghe - RMB spa (Bs) 
Dal 1981, RMB è attiva nel recupero e valorizzazione dei rifiuti, in particolare dei metalli. È una delle principali piattaforme polifunzionali d’Europa per il trattamento finalizzato al recupero di rifiuti speciali, pericolosi e non: è del 2014 l’Autorizzazione Integrata Ambientale di 620.000 Ton. RMB esegue il totale ciclo d’attività, articolato in oltre 20 sezioni produttive, esercitando un controllo completo in tutte le fasi di lavorazione. Si è infatti dotata di un “Protocollo di gestione Rifiuti” che definisce in dettaglio ogni fase della lavorazione.   

Centro servizi - Franchini Lamiere spa (Bs)
Franchini Lamiere è nata a Brescia negli anni Settanta e oggi ha sede a San Zeno Naviglio, su una superficie coperta di 30mila metri quadrati e con raccordo ferroviario interno. Lavora lamiere da treno e coils, sia laminati a caldo che laminati a caldo decapati e oliati con il corretto spessore e proprietà per le differenti applicazioni. Ha una capacità produttiva di 200mila tonnellate l’anno e un magazzino da oltre 70mila tonnellate. Dispone di 4 linee di spianatura e di una linea di taglio per il taglio nastri.  

Distribuzione - Tubifal srl (Co)
Tubifal ha sede a Carbonato, in provincia di Como, è parte del Bianco Group ed è specializzata nella lavorazione interna di tubi in acciaio. Il nome stesso è nato come fusione tra la parola “tubi” e le tre principali lavorazioni meccaniche eseguite: foratura profonda (F), alesatura interna (A) e levigatura interna (L). Queste lavorazioni vengono eseguite sia in conto terzi che realizzando, principalmente, semilavorati su commessa. Ha vinto il riconoscimento Bilancio d’Acciaio anche nel 2019 e nel 2020.

Produzione di acciaio - Acciaierie Valbruna spa (Vi)
Fondata nel 1925, Acciaierie Valbruna è leader nella produzione di prodotti lunghi in acciaio inossidabile, leghe di nichel e titanio. Conta circa 2.500 dipendenti e ha una produzione annua di 200mila tonnellate di acciai speciali ad alta qualità. Ha quattro stabilimenti produttivi: due in Italia (a Vicenza e Bolzano); uno negli Stati Uniti (a Fort Wayne, IN) e uno in Canada (a Welland, Ontario). Nel 2020 ha celebrato i 95 anni di attività. 

I REQUISITI - Essere inclusi nello studio Bilanci d’Acciaio; avere un valore della produzione annuo per l’esercizio 2020 (ultimo anno del triennio esaminato) superiore ai 5 milioni di euro.  

GLI INDICATORI 
1. Tasso di redditività complessiva (ROA riferito all’ultimo esercizio disponibile).
2. Tasso di marginalità sulle vendite, identificato nell’incidenza dell’Ebitda sulle vendite (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
3. Redditività delle vendite, identificato nell’incidenza dell’Ebit sulle vendite (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
4. Incidenza degli oneri finanziari sull’Ebitda (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
5. Rapporto di indebitamento complessivo, identificato dal rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri (riferito all’ultimo esercizio disponibile).
6. Tasso di crescita del fatturato (media dell’ultimo triennio).

LE OPINIONI DEGLI OPERATORI DI MERCATO - Nella seconda parte del convegno la parola è passata ai protagonisti del settore, del mondo finanziario e dei servizi all’impresa che, nelle interviste faccia a faccia curate da Lucio Dall’Angelo (Direttore Generale siderweb), hanno affrontato i temi congiunturali e prospettici del mercato.

Sulla transizione ecologica della siderurgia è intervenuto Alessandro Banzato, presidente di Federacciai e Acciaierie Venete: «Molto dell’accio prodotto con altoforno passerà al forno elettrico, ma un po’ di ciclo integrale dovremo mantenerlo. Il punto è trovare tecnologie ne riducano l’impatto ambientale. La ripartenza post Covid è stata più forte di quella che potevamo preventivare. Nel 2021 ci aspettiamo una ripresa forte, seppur con punti critici. In particolare, il costo delle materie prime e dell’energia elettrica hanno condizionato non poco quest’anno. Energia e rottame, quindi, dovranno conciliarsi con la transizione green e l’Italia sta dimostrando che questo è possibile, con l’80% di acciaio prodotto da forno elettrico; anni ’90 sono state ridotte di oltre il 60% le emissioni. Questo ci pone in vantaggio rispetto ai concorrenti, ma porta con sé quei fattori di rischio che stiamo sperimentando negli ultimi mesi. Una congiuntura che va affrontata con un approccio sistemico con piani specifici e progetti di filiera, perché fare squadra è fondamentale per raggiungere un risultato comune».

A dar voce al comparto dei distributori è stato Andrea Gabrielli, presidente del Gruppo Gabrielli: «Il 2020 e il 2021 hanno visto dinamiche opposte e la flessibilità è stata fondamentale. La distribuzione grazie a questa caratteristica è riuscita a giocare un ruolo fondamentale nel momento della ripresa, alimentando la domanda in momenti nei quali c’era difficoltà di approvvigionamento da parte delle acciaierie. Abbiamo dato fondo ai magazzini e alle scorte per riuscire a giocare il nostro ruolo da “pivot” nella filiera. Per il comparto distributivo il 2021 sarà un anno eccezionale, con una domanda eccezionale e una rivalutazione delle scorte. Abbiamo goduto di una fase molto favorevole per noi e i centri di servizio. Il prossimo anno avrà sicuramente marginalità ridimensionate, con prezzi contenuti rispetto al passato e servirà una nuova logica di riposizionamento». 

In rappresentanza degli utilizzatori di acciaio Sonia Bonfiglioli, presidente Gruppo Bonfiglioli, del commenta: «Noi siamo il punto di incontro tra diversi settori e non ci interfacciamo direttamente con le acciaierie, ma siamo utilizzatori di tantissimi prodotti siderurgici e per questo ci sentiamo parte della filiera. Guardando al 2021 possiamo considerare quella che stiamo attraversando come una fase di rimbalzo, mentre la ripresa la potremmo tarare nel 2022. Tuttavia, considerando le rapide dinamiche con le quali si sta evolvendo il mercato, è molto difficile riuscire a fare delle previsioni e a capire quale dovrà essere il budget per il prossimo anno. Perciò, il primo risultato da raggiungere sarà il riuscire a capire le dinamiche in tempo reale a prescindere dal posizionamento all’interno della filiera».

Sulla trasformazione digitale della siderurgia ha fatto il punto Francesco Brunelli, presidente di Regesta: «Rispetto alla digitalizzazione la filiera dell’acciaio è partita dopo, ma si sta muovendo e può anche beneficiare delle ultime tecnologie oggi disponibili. Le necessità variano a seconda del comparto, però il bisogno di rispondere con rapidità alle esigenze dei clienti e di migliorare i processi ha accelerato lo sviluppo tecnologico. Altri temi che oggi sono sulla cresta dell’onda riguardano l’utilizzo dei dati raccolti e la loro trasformazione in informazioni attraverso sistemi di intelligenza artificiale, in parallelo all’evoluzione dell’occupazione. Va sottolineato con forza che questi processi non sostituiscono gli operatori, ma li aiutano. In sostanza, non tolgono lavoro ma lo trasformano e lo migliorano. Per riuscire in questo serve capacità di lavorare per progetti supportata da un’adeguata formazione».

Stefano Rossetti, Vice Direttore Generale Vicario di BPER Banca, ha commentato: «Dopo la crisi economica provocata dalla pandemia, che ha avuto impatti negativi sulla filiera dell’acciaio, la situazione del settore è radicalmente migliorata nel corso del 2021 e in particolare negli ultimi mesi. Lo ha ben dimostrato il confronto tra autorevoli operatori che abbiamo ospitato oggi. BPER Banca è impegnata a sostenere questa ripresa con attività di finanziamento e con prodotti e servizi di consulenza qualificati, per consentire a tutte le imprese di concentrarsi su innovazione e investimenti produttivi, cogliendo le opportunità offerte dalla messa a terra del PNRR. Sempre più aziende, inoltre, si affacciano all’emissione di bond e al mercato dei capitali: siamo attrezzati per intercettare e accompagnare anche queste esigenze».