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BPER, oltre 100 milioni di utile nei primi nove mesi del 2016

Approvati dal consiglio di amministrazione i risultati al 30 settembre. Vandelli: 'Confermata la solidità del gruppo'

Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato lo scorso 10 novembre i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 30 settembre 2016. Tra le principali evidenze:

- Solidità patrimoniale ai vertici del sistema bancario italiano e tra le più elevate in Europa con un CET1 ratio Phased in pari al 14,47% (14,13% Fully Phased). Buffer di capitale in eccesso rispetto al requisito minimo richiesto dalla BCE (SREP al 9,25%) di oltre 500 bps.

- Stock di sofferenze lorde in calo del 2,0% da fine 2015 grazie, in particolare, ad alcune operazioni di cessione per un valore lordo totale di circa 500 milioni di euro, senza impatti significativi a conto economico, realizzate nell’ambito di una più ampia strategia di gestione dei crediti deteriorati.

- Flussi in ingresso a crediti deteriorati da “bonis” in calo dell’8,4% nei nove mesi rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 25,6% rispetto al 2014.

- Coverage ratios ancora elevati al 43,7% sui crediti deteriorati complessivi e al 57,4% sulle sofferenze (rispettivamente al 44,2% e al 58,2% a fine 2015) solo marginalmente impattati dalle cessioni di sofferenze.

- Impieghi alla clientela netti in crescita dello 0,1% (lordi +0,6%) nei nove mesi escludendo le cessioni di sofferenze.

- Utile netto del periodo a euro 101,2 milioni (euro 120,8 milioni se si escludono i contributi ai Fondi di Risoluzione e di Garanzia dei depositi).

- Ricavi dell’attività caratteristica in contrazione del 3,6% nel periodo, sostanzialmente compensata dalla riduzione delle rettifiche nette complessive (-10,0% anno su anno) che registrano il livello più basso degli ultimi cinque anni.

Dichiarazione di Alessandro Vandelli, amministratore delegato di BPER Banca

“I risultati dei primi nove mesi dell’anno confermano l’elevata solidità del Gruppo e il conseguimento di un soddisfacente livello di redditività. Il CET1 ratio Fully Phased si mantiene ben oltre il 14%, ai vertici del sistema in Italia e in Europa, e l’utile netto supera i 100 milioni di Euro, nonostante il perdurare di un contesto economico e di tassi particolarmente difficile e dopo aver spesato i contributi dovuti dal Gruppo per tutto il 2016 ai Fondi di Risoluzione e di Garanzia dei depositi. L’attività ordinaria di finanziamento alla clientela si mantiene sostanzialmente sui livelli di inizio anno e risente, altresì, del rallentamento tipico del periodo estivo, in particolare per ciò che concerne il comparto delle imprese. Sul fronte della raccolta dalla clientela, continua la preferenza per la liquidità, con la componente a vista che aumenta del 3,4%, e per forme di investimento nel comparto del risparmio gestito e dei prodotti assicurativi, che mostrano crescite rispettivamente del 6,4% e del 13,5% nel periodo. La gestione attiva dei crediti in sofferenza, ormai a regime da diversi mesi e attuata da specifici presidi organizzativi interni attraverso una molteplicità di azioni e interventi, trova evidenza nel bilancio del periodo che registra una diminuzione dello stock lordo di oltre il 2%, incorporando gli effetti delle cessioni dei crediti in sofferenza per un valore lordo totale pari a circa 500 milioni di Euro. Nel contempo, rimane elevato il livello delle coperture dei crediti deteriorati complessivi che si attesta al 43,7% dal 44,2% di fine 2015 e si conferma uno dei più elevati tra i diretti competitors. Sul fronte societario, è ormai prossimo l’appuntamento per la trasformazione della Banca da Società Cooperativa in Società per Azioni con i soci convocati per l’Assemblea, come noto, il 26 novembre. Tale storico cambiamento avviene proprio alla vigilia dei 150 anni dalla nascita della banca e può rappresentare una grande opportunità per rendere il nostro Istituto ancor più moderno, efficiente e competitivo, capace di cogliere le nuove sfide del mercato da una posizione di assoluta forza. La stretta relazione di fiducia che ci lega ai nostri clienti e soci costituisce il vero patrimonio del nostro Gruppo e ci consentirà di crescere ulteriormente per continuare ad essere un punto di riferimento per i territori che serviamo”.