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"La banca sostenibile genera sviluppo"

A Fico la tavola rotonda di Qn - il Resto del Carlino e BPER Banca. Il Dg Togni: "Abbiamo salvato 50mila alberi"

“Creare valore per il territorio. La banca sostenibile aiuta il business”. È il tema della tavola rotonda che si è tenuta martedì 15 maggio al Centro Congressi di Fico Eataly World a Bologna. 
I lavori sono stati introdotti da Andrea Segrè, Presidente di Caab e Fondazione Fico. E' poi seguito un talk show che ha visto il saluto di apertura del direttore di Qn - il Resto del Carlino, Paolo Giacomin e gli interventi di Fabrizio Togni, Direttore generale di BPER Banca, Stefano Palmieri, Chief Financial Officer di Granarolo Spa e Stefano Venier, Amministratore delegato di Hera Spa. A condurre la giornata il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni. 

La complessa recessione degli ultimi anni sembra volgere, seppur faticosamente, a termine. Una lunga crisi economica e finanziaria, ma anche sociale, ambientale e politica, in cui la Banca è comunque riuscita a conseguire ottimi risultati che le hanno permesso di costruire  una  solida  base  di  partenza per le sfide future. 
Tra queste emerge con grande chiarezza quella della sostenibilità, intesa soprattutto come fattore di sviluppo globale, capace di creare competitività e di attrarre finanziamenti. La crescita economica di per sé non è più sufficiente; lo sviluppo, infatti, è reale solo se migliora la qualità della vita in modo duraturo. Per questo motivo, le banche e il mondo finanziario hanno un ruolo fondamentale nella riproduzione del capitale mondiale (economico, umano, sociale e naturale).
Su questi temi BPER Banca vuole essere uno stimolo anche per il mondo dell’impresa, operando da un lato per la riduzione dei propri impatti diretti e dall’altro offrendo servizi per aiutare aziende e famiglie nel loro percorso di sostenibilità. 

Per l'occasione il Direttore generale di BPER Banca ha presentato il primo Bilancio di Sostenibilità del Gruppo BPER (Dichiarazione consolidata non finanziaria), approvato a marzo. "Un documento dalla valenza sostanziale ed economica - specifica Togni - capace di creare ricchezza per il territorio". "In ogni nostra sede - ha affermato il Dg - c'è un sistema di condizionatori, si consumano carta e toner. E quando si fa un bilancio da questi capitoli di spesa vengono fuori cifre inimmaginabili". "Partendo da una consapevolezza acquisita nel tempo - ha aggiunto - ci siamo resi conto che l'eliminazione della carta e gli interventi sul risparmio energetico hanno dato la possibilità di risparmiare 33.843 tonnellate di anidride carbonica, equivale a piantare 48.346 alberi, una foresta grande quanto 68 campi di calcio".  
"Fino a qualche anno fa era molto trendy parlare di sostenibilità - ha continuato Togni -. Ora non è più solamente un'operazione di marketing. Quando vai a contabilizzare ti rendi conto del valore tangibile di quei comportamenti. E di margine per risparmiare ce n'è ancora".