“Le Signorine della Banca Popolare di Modena”: il primo studio sull'archivio storico
A circa un anno dall'apertura dello spazio espositivo si è alzato il velo sulla seconda componente del progetto culturale “La Galleria”
E' stata presentata nei giorni scorsi presso “La Galleria. Collezione e Archivio Storico” in via Scudari 9 a Modena la prima pubblicazione relativa all’Archivio storico di BPER Banca dal titolo “Le Signorine della Banca Popolare di Modena”, a cura dell’archivista Chiara Pulini.
A circa un anno dall’apertura dello spazio espositivo, partecipando alla XVII Settimana della Cultura d’Impresa promossa da Museimpresa, si è così alzato il velo sulla seconda componente del progetto culturale “La Galleria”: l’Archivio Storico della Banca Popolare di Modena, dichiarato “di interesse storico particolarmente importante” nel 2005 dalla Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna, pertanto bene culturale a tutti gli effetti e sottoposto alla normativa di tutela prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.L. 22 gennaio 2004, n.42).
Il Presidente di BPER Banca, Pietro Ferrari, ha dichiarato che “ordinare, studiare e gestire consapevolmente l’Archivio Storico significa conservare la memoria dell’azienda e del suo sviluppo. Un archivio storico è fonte ricchissima di informazioni e di racconti, riguardanti non solo l’Istituto, la sua crescita e le banche che sono state incorporante nel corso del tempo, ma anche i territori di cui è espressione”.
L’Archivio diventa dunque un “testimone” del passato, rendendo la banca protagonista nel presente grazie al progetto culturale “La Galleria”.
La prima pubblicazione tratta un tema interessante e molto attuale. Chiara Pulini racconta infatti come l’affermazione della presenza femminile in banca abbia affrontato diverse fasi di sviluppo: da organizzazione formata da soli uomini alle prime nove impiegate, assunte nel 1915 in sostituzione del personale maschile richiamato alle armi, e definite “signorine” poiché non potevano sposarsi e, se lo facevano, rassegnavano le dimissioni. Solo nel 1963 sarà approvata la legge che vieta il licenziamento delle lavoratrici per causa di matrimonio.
Ad oggi la presenza femminile in BPER Banca supera il 40% e la politica del management aziendale punta sulla valorizzazione delle donne.