TEMPO LIBERO

Budelli, il guardiano eremita che affascina il mondo

Mauro Morandi è l’unico abitante dell’isola sarda dove, trent'anni fa, sbarcò per caso durante una traversata alla volta della Polinesia

di Davide Lamagni

La Sardegna è conosciuta nel mondo soprattutto per il mare cristallino e per la vastità e la varietà delle sue spiagge: da quella del riso a Villasimius alle dune di sabbia di Chia e Piscinas, dalla spiaggia ogliastrina Torre di Barì a quella dai chicchi di quarzo di Is Arutas nel golfo di Oristano, fino ai litorali dalla sabbia finissima della Pelosa a Stintino e di Capriccioli nella parte nord-orientale dell’Isola. Solo alcuni esempi, naturalmente, a cui si aggiungono le numerose e incantevoli calette, grotte e isole più piccole sparse attorno a tutta la Sardegna. 

Una di queste, Budelli, è abitata da quasi trent’anni da Mauro Morandi. Dalla fine degli anni ‘80, l’uomo, classe 1939, di origini modenesi, è l’unico abitante dell’isola: un paradiso terrestre nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, nel nord della Sardegna. A settantanove anni passeggia spesso sulle scogliere che dominano l’isola, a guardare, come fosse il primo giorno, la forza instancabile del mare e della natura. Una storia ben nota in Sardegna, ripresa a livello nazionale e internazionale soprattutto negli ultimi mesi, dopo la pubblicazione di un servizio del network statunitense CNN.

Nel 1989, insieme a un gruppo di amici, Morandi decise di partire alla volta della Polinesia nel tentativo di lasciare la società moderna e iniziare una nuova vita. Già, perché l’eremita di Budelli desiderava “stare alla larga da una società che schiaccia l’individuo”.
Negli ultimi anni, dopo avere vissuto in solitudine per lungo tempo, il Robinson Crusoe italiano ha deciso di aprirsi e di condividere con il mondo le meraviglie dei paesaggi dell’isola, di cui è diventato custode volontario. Ha quindi iniziato a pubblicare su Instagram, Twitter e Facebook le foto scattate giorno dopo giorno. “Sono sempre stato un bambino ribelle”, ha detto qualche settimana fa al telefono. “Sono scappato di casa, la prima volta, a nove anni”. Poi “da manifestante nel 1968 ho smesso di impegnarmi in politica, perché mi sono reso conto che non ero fatto per le armi, le odio”, ha aggiunto. “Ho quindi pensato di lasciare la società, che non tiene conto dell’individuo, ma pensa solo ai soldi e al potere”.

Morandi, ex insegnante di educazione fisica alle scuole medie, decise quindi di lasciare l’Italia insieme a un paio di amici. “Abbiamo preso un catamarano per andare in Polinesia alla ricerca di un’isola deserta, per ricominciare daccapo”. Dopo pochi gironi di navigazione, a seguito di un guasto al mezzo, si ritrovarono di fronte alle spiagge di Budelli, uno dei gioielli più splendenti dell’arcipelago della Maddalena, famosa per le sue acque turchesi e per la spiaggia Rosa. Nel 1964 a Cala Roto, dove sorge la spiaggia, Michelangelo Antonioni girò la scena della favola della bambina in “Deserto Rosso”.

Quando Morandi arrivò, nel mese di luglio del 1989, si rese subito conto di trovarsi di fronte all'isola perfetta. E, proprio in quel periodo, il custode di Budelli stava per andare in pensione. “Una fortuna incredibile! A quel punto non ci pensai due volte e decisi di prendere il suo posto. Non avevo più bisogno di continuare il viaggio, perché avevo trovato qui la mia Polinesia”. Morandi diventò così il guardiano ufficiale dell’isola, ereditando la baracca in rovina in cui viveva l’ex custode. “Mi isolai completamente, soprattutto nei primi anni”, ricorda Morandi. “Non volevo comunicare con nessuno, neanche con chi veniva a visitare la spiaggia Rosa”. Gli anni hanno in seguito addolcito il burbero (ma solo in apparenza) Morandi. “Dopo un lungo periodo ho però sentito il bisogno di condividere con più persone possibili quella che considero una delle più grandi bellezze della natura”, dice. “Penso spesso a Dostoevskij e alla famosa frase ‘la bellezza salverà il mondo’”. Inizia così ad accogliere e fare da guida agli escursionisti che si fermavano a Budelli durante i loro giri in barca sulle sette isole della Maddalena. Oggi si preoccupa di tutelare l’ambiente e di proteggere la spiaggia Rosa, che è da qualche anno inaccessibile a causa della continua erosione dovuta al turismo di massa degli ultimi anni.

Morandi trascorre le sue giornate a meditare e fotografare i più bei scorci isolani: il sole che sorge e tramonta, la marea che lambisce la sabbia, i cieli limpidi e quelli tempestosi e i microrganismi rosa che danno il nome alla spiaggia. “Condivido le foto sperando di sensibilizzare la gente a rispettare e a proteggere la natura. Per farlo “bisogna però avere gli occhi per vedere la bellezza, in ogni sua forma”.