TERRITORI

Time in Jazz per la prima volta anche a Modena

A luglio quattro giorni di festa hanno animato il centro storico tra suoni, immagini e storie della Sardegna

Paolo Fresu, musicista noto in tutto il mondo e direttore artistico del Festival internazionale Time in Jazz che da 31 anni si svolge a Berchidda, il suo paese natale in Sardegna, ha “esportato” per la prima volta in un nuovo territorio uno degli eventi musicali più apprezzati dagli appassionati di  questo genere musicale.
A riuscire nell’impresa è stata BPER Banca, che dopo avere vissuto l’esperienza sarda, è riuscita a convincere Fresu a portare a Modena i suoni, le immagini e le storie che abitualmente si vivono nell’isola. E così, insieme con il Comune di Modena e Studio’s, si sono unite le forze che hanno portato, all’interno della rassegna Giardini d’Estate, l’esclusiva Time in Jazz preview 2018.

Ha aperto la prima serata, il 16 luglio scorso, la proiezione del film diretto da Gianfranco Cabiddu La stoffa dei Sogni. Tra i vari appuntamenti della “quattro giorni”, da segnalare anche un laboratorio didattico ideato e realizzato dalla violinista Sonia Peana e dall’illustratore Alessandro Sanna, che hanno attirato molti bambini, affascinati dalle curiose soluzioni creative che i linguaggi del disegno e della musica possono produrre. Ma il clou della manifestazione ha avuto luogo nel pomeriggio e nella serata del 17 luglio. Poco dopo le 18, infatti, il protagonista del Festival, Paolo Fresu, ha messo in scena un inedito “flash mob” in musica lungo le vie del centro di Modena, incuriosendo numerosi passanti che lo hanno accompagnato sotto i portici, attratti  all’inconfondibile suono della sua tromba.

Fresu ha poi fatto visita a “La Galleria”, il nuovo spazio espositivo di BPER Banca aperto in via Scudari, al cui ingresso è stato accolto dall’Amministratore delegato dell’Istituto Alessandro Vandelli e dai Vice direttori generali Eugenio Garavini e Gian Enrico Venturini, prima di esibirsi in una suggestiva performance tra i dipinti dei grandi maestri.
Il programma è quindi proseguito ai Giardini Ducali, dove in apertura di serata Fresu è stato intervistato da Eugenio Tangerini, responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne di BPER Banca, raccontando al pubblico segreti e aneddoti relativi ai trent’anni del Festival e contenuti nel libro Time in Jazz, edito dalla Franco Cosimo Panini editore.
Subito dopo ancora suoni e arte: le note di Fresu si sono avvalse del felice accompagnamento della danzatrice internazionale Elena Annovi e successivamente della chitarra elettrica di Bebo Ferrara, in un applauditissimo concerto che ha visto l’interpretazione di brani provenienti dal repertorio di entrambi gli artisti, ma anche dalla cultura popolare e folcloristica, come la celebre canzone sarda No potho reposare.

Ancora un concerto, il 18 luglio, ha scaldato i Giardini Ducali con i sassofoni di Raffaele Casarano, il pianoforte di Mirko Signorile e il loro progetto musicale D’Amour, un viaggio intriso di sentimento e caratterizzato dalla curiosità di esplorare nuovi linguaggi e idee, mentre il giorno seguente alle 18 ha tenuto banco un nuovo laboratorio didattico per bambini - “La Pimpa va in Sardegna” - con la presentazione dei volumi della famosa cagnolina disegnata da Altan, tradotti in lingua sarda sempre per la Franco Cosimo Panini.
Le quattro giornate dedicate alla Sardegna si sono concluse in bellezza, il 19 luglio, con la  proiezione di Faber in Sardegna, un film-culto con la regìa di Francesco Cabiddu, che ha unito armoniosamente, in due ore di musica indimenticabile, il racconto del rapporto tra Fabrizio De Andrè e un luogo speciale come l’Agnata (la tenuta sarda nella quale si ritirò), con l’ultimo memorabile concerto del cantautore genovese, ripreso dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998 e con i numerosi momenti musicali dedicati a De Andrè durante il Festival “Time in Jazz”, celebrati nel film con preziose riprese d’archivio.